Allarme rientrato in Federciclismo. In seguito alla comparsa di un buco di 2,7 milioni, “il consiglio federale ha approvato un preventivo economico 2018 e il piano di risanamento per il quadriennio 2017-2020” che prevede l’azzeramento “delle perdite e la ricostituzione del fondo di dotazione richiesto dal CONI”, secondo quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Malgrado gli ottimi risultati di quest’anno, recentemente celebrati con il Giro d’Onore, infatti, il movimento aveva improvvisamente un debito molto alto, che aveva creato non poche preoccupazioni, anche in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Con questo piano di risanamento, che prevede un utile di 402mila euro per quest’anno, passando a 753 mila per le prossime tre stagioni, invece la situazione sembra essere risolta, per la soddisfazione di Renato Di Rocco. “È proprio vero che le crisi fanno bene – commenta il presidente della FCI – Lo conferma anche la nostra situazione, mai stata così florida dal punto di vista tecnico e dei risultati. La reazione della Federazione e del movimento alle diverse criticità incontrati negli ultimi dieci anni, di natura economica e finanziaria, etica, di immagine e promozionale, è stata forte e positiva”.
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